La prova di permeabilità all’aria determina il volume d’aria che una finestra disperde in presenza di un diverso livello di pressione tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno. La classificazione prevede quattro classi di prestazioni: 1(livello più basso), 2, 3, 4 (livello massimo ottenuto con una pressione di 600 Pa).

La prova di tenuta all’acqua individua la capacità di una finestra di impedire infiltrazioni in caso di pioggia. Per mezzo di spruzzatori la superficie esterna viene irrorata con acqua e contemporaneamente viene riprodotta l’azione del vento, la cui velocità va via via aumentando ad intervalli regolari di 15 minuti. Sono previste nove classi raggiungibili (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) seguite dalla lettera A o B a seconda del metodo utilizzato ( il metodo A è adatto per gli infissi totalmente esposti, è quindi peggiorativo rispetto al metodo B). In assenza di infiltrazioni, ottenuta la classe 9, ad una pressione di 600 Pa, è possibile proseguire la prova ed ottenere una classificazione superiore indicata dalla lettera E ( = eccezionale) alla quale va affiancato il valore raggiunto della pressione esercitata, espresso in Pascal.

La prova di resistenza al carico del vento definisce la capacità di una finestra di conservare le sue proprietà e funzionalità, nonché di mantenere una deformazione ammissibile dopo essere stati applicati su di essa una serie di 50 cicli di brusche variazioni negative e positive di pressione.
La norma indica cinque classi per la pressione del vento (1, 2, 3, 4, 5) e tre classi (A, B, C) per la freccia relativa frontale. L’unione tra i due risultati indica la classificazione dell’infisso. Come per la prova di tenuta all’acqua, raggiunta la classe 5, è possibile proseguire aumentando il carico del vento. A tal punto viene introdotta nella classificazione la lettera E ed il valore di pressione utilizzato.